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I Disturbi dell’apprendimento al di là delle strategie didattiche

Non è una novità che la quantita di false diagnosi riguardanti i disturbi dell’apprendimento stia aumentando. I motivi sono attribuibili sia ad una maggiore attenzione rispetto a tale disturbo, sia al difficile riconoscimento delle reali modalità compensative e dispensative didattiche da riservare agli studenti.

Non è tanto la diagnosi il vero problema, che in ogni caso attesta sempre una reale difficoltà dello studente, quanto la gestione di una etichetta diagnostica sull’identità psicologica in costruzione di un bambino o di un adolescente.

La vera compensazione delle difficoltà del ragazzo non consiste solamente nell’adottare le migliori  strategie didattiche bensì nella progettualità e nel senso che esse assumono dal momento in cui vengono condivise con lo studente.

Mi capita spesso di notare che gli studenti consapevoli del proprio disturbo sono quelli più in grado di compensare autonomamente, ad esempio una studentessa con discalculia può eccellere nelle altre materie mentre ragazzi con disturbo misto trovano inutile dedicarsi allo studio. Questo perché circoscrivere la problematica aiuta, mentre trovarsi in difficoltà su più fronti porta ad una perdita di autostima e quindi di motivazione.

Cosa fare?

Innanzitutto, una volta ricevuta una diagnosi di Disturbo specifico dell’apprendimento, è necessario che la famiglia si rivolga ad uno specialista psicoterapeuta con Master in DSA affinché il problema venga riconosciuto in una cornice familiare di supporto e in una accettazione globale del problema rispetto al progetto di crescita dello studente.  Anche lo studente avrà quindi bisogno di svariati colloqui con una psicoterapeuta per  ricollocare la diagnosi rispetto a sé stesso e al proprio progetto didattico: ogni studente, dal più piccolo al più grande, ha bisogno di trovare un ruolo attivo rispetto al lavoro da farsi.

C’è poi un lavoro di equipe tra psicologo, neuropsichiatra infantile, insegnanti, logopedisti che offrono le loro competenze osservative, didattiche e progettuali per aggiustare il tiro verso il raggiungimento di ogni obiettivo concordato  e consolidato, affinché ogni passo sia dotato di senso e non sminuito a semplice strategia didattica.

La figura dello psicologo scolastico è di fondamentale importanza in questo percorso, non solo attraverso il suo ruolo di supporto al ragazzo e alla famiglia, ma anche come figura di integrazione tra specialisti e insegnanti in una co-costruzione progettuale sempre attiva nel percorso di crescita dello studente nel proprio ambiente scolastico.

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